Matt Cutts illustra nel seguente video quali sono gli errori più comuni in cui lo staff di Google si imbatte quando la gente utilizza il disavow tool e dà qualche chicca interessante che potrebbe essere utile ai webmaster.
Ne estrapoliamo di seguito i concetti più interessanti che spiegano la metodologia e il punto di vista di Google nell’utilizzo del disavow tool.
- Per Google tutto ciò che si “carica” si suppone sia un normale file di testo e le uniche cose che si aspetta sono: o un commento su una sua riga di dominio in modo da sottolineare l’obiettivo principale o un url. Qualsiasi altra cosa è solo “strana” sintassi che potrebbe portare al rifiuto del file.
- Google si è imbattuto in numerose persone che hanno caricato un file di tipo Word (.doc), fogli di calcolo, etc. É previsto solo un file di testo (TXT), qualsiasi altro file che venga inviato con una estensione differente pregiudica il risultato finale e la richiesta di riconsiderazione non verrebbe processata.
- Un’altra cosa ricorrente è quella di vedere gente che al primo tentativo di richiesta di riconsiderazione cerca di utilizzare i “bisturi” e selezionare singoli bad links. Ma quando si possiede un profilo davvero “negativo” piuttosto che un bisturi si dovrebbe utilizzare un machete. È necessario andare più in profondità in modo da sbarazzarsi veramente delle cose negative. Così ad esempio, piuttosto che cercare di identificare singole pagine (URLs) sarebbe opportuno – soprattutto quando si hanno numerosi link da un determinato sito che si pensa possano essere dannosi – procedere con il comando domain: altrimenti si rischia di omettere qualche link.
- La sintassi scorretta è un altro errore comune. Il file deve contenere la giusta sintassi ovvero domain:nomedominio.com, senza http etc..
- Il file text del disavow non è il posto giusto dove inserire la “storia” del perché si è scelto di utilizzare il file. Eventuali motivazioni possono essere aggiunte nella richiesta di riconsiderazione.
- Attenzione, inoltre, alle stringhe di commento nel file txt, poiché devono essere usate propriamente. Molta gente si dimentica di commentare fuori dai tag e questo può causare errori di sintassi. A questo punto meglio non commentare o limitarsi nel farlo.
- É comune pensare che il disavow tool sia la panacea di ogni male e che possa ripulire tutti gli URLs. Ma soprattutto quando si è “colpevoli” sarebbe giusto tentare di ripulire il prorio sito anche al di fuori del disavow tool.